Ernani e Ca' Pesaro *            
                     
    di Matteo Piccolo            
                     
                     
veduta di Burano
 
Burano,1956, olio su tela, 80x60 cm, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
di Ca' Pesaro
  Sicuramente le opere di Ernani Costantini che troviamo raccolte nelle collezioni di Ca' Pesaro non permettono di apprezzare interamente il suo percorso di artista. La Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia che - appunto - ha sede a Ca' Pesaro dal 1902, conserva oggi quattro dipinti, quattro carboncini e alcune litografie di Ernani 01, che coprono un periodo tutto sommato non enorme della sua vicenda artistica: dal 1956 al 1980. Tuttavia, come vedremo, ognuna di queste opere è portatrice di una storia particolare e, nello stesso tempo, di un legame che le tiene tutte assieme.
Il rapporto di Ernani Costantini con Ca' Pesaro inizia nel 1956, con la sua partecipazione alla mostra del Premio Burano di quell'anno, dove presenta il dipinto Burano 02. L'opera non risulta fra quelle premiate, come riporta Giovanni Bianchi 03, ma ugualmente il Comune di Venezia decide di acquistare alcuni altri lavori al di fuori dei riconoscimenti ufficiali 04. Burano, poi entrato nelle collezioni della Galleria veneziana d'arte moderna come Paesaggio di Burano è fra questi 05. Tra le carte conservate a Ca' Pesaro si può ancora trovare un biglietto di ringraziamento per l'acquisto della sua opera che Ernani inviò l'8 dicembre 1956 a Pietro Zampetti, al tempo direttore della Belle Arti del Comune.
   
    Il secondo capitolo di questa breve storia delle provenienze delle opere del maestro oggi conservate a Ca' Pesaro, è segnato da uno dei maggiori riconoscimenti che Ernani Costantini conseguirà nella sua lunga storia d'artista: la vittoria assoluta nella prima edizione del Premio Mestre (1958) 06 con la sua tela Interno. La formula del concorso, riservato ai soli residenti nel Comune di Venezia, prevedeva l'acquisto dell'opera vin- citrice da parte del Comune 07 che la destinava alla propria Direzione Belle Arti. Anche in questo caso, come per il precedente, il dipinto è entrato successivamente a far parte delle collezioni del museo, al pari di tutte le opere in precedenza registrate nell'inventario della Direzioni Belle Arti.Decisamente più intricata risulta la ricostruzione della provenienza del terzo dipinto, in ordine di tempo, acquisito dalle collezioni di Ca' Pesaro nel 1969.
Anche in questo caso si tratta di un acquisto da parte del Comune veneziano per la propria Direzione Belle Arti, che prende in carico l'opera intitolata Natura morta su fondo rosso. Il dubbio nasce leggendo il dispositivo della deliberazione del Consiglio Comunale, con il quale viene approvato l'acquisto di questa e di altre due opere di artisti diversi 08: «Considerando che, tra le mostre periodiche che si sono succedute in questi ultimi mesi alla Bevilacqua La Masa, degne di rilievo sono state quelle allestite dai pittori Amedeo Renzini, Ernani Costantini e Sandro Sergi; si è ritenuto opportuno di acquistare […] di Costantini il dipinto "Sul fondo rosso"» 09. Sfortunatamente Ernani Costantini non tenne alcuna personale alla Bevilacqua La Masa nel 1969 10, per cui la notizia inserita nella deliberazione è evidentemente inesatta. Probabilmente era stata adoperata una formula standard, non rispondente ai casi particolari che di volta in volta si presentavano in sede di acquisto delle opere 11 da parte del Comune di Venezia.
A questo punto, per cercare di risalire all'esposizione dove realmente Natura morta su fondo rosso era stata esposta, è necessario verificare quali siano state le mostre individuali che Costantini organizzò nello stesso anno dell'acquisto del dipinto da parte del Comune. L'unica personale tenuta dall'artista nel 1969 risulta essersi svolta alla Galleria d'arte S. Angelo di Venezia 12. Christiano Costantini, figlio di Ernani, mi segnala che nella cartolina stampata per l'occasione e su cui erano state elencate le opere esposte, appare proprio l'opera in questione (datata, proprio, 1969). Mi sembra ragionevole ipotizzare, quindi, che questa possa essere stata l'occasione in cui il dipinto sia stato individuato e scelto per l'acquisto del Municipio veneziano.
 
interno con sedia e piante e soprammobili
 
Interno,1958, olio su tela, 70x90 cm, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
di Ca' Pesaro
 
cesto di frutta su fondo rosso
 
Natura morta su fondo rosso,1969, olio su tela, 45x60 cm, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
di Ca' Pesaro
ritratto di donna seduta
 
Hilda,1973, olio su tela, 135x102,5 cm, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
di Ca' Pesaro
  Il quarto dipinto di Ernani Costantini entrato nel patrimonio della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia è Hilda, un olio del 1973 che il pittore donò direttamente al museo l'anno successivo 13. Nell'Archivio della Galleria è conservata la lettera di donazione, indirizzata a Guido Perocco, storico Direttore di Ca' Pesaro nel secondo dopoguerra. Così scrive il pittore:«Il dipinto di cui desidero far dono testimonia un lungo periodo di lavoro che ha avuto come coronamento una vasta mostra personale nell'ottobre del 1973 presso il Centro d'Arte San Vidal (ex chiesa) e la monografia sulla mia ventennale attività 14 con scritti di Gigi Scarpa, Paolo Rizzi e con una sua simpatica testimonianza» 15. La foto che viene riprodotta in questa sede 16 è stata realizzata proprio in occasione della mostra citata da Costantini nella sua lettera. Vi sono ripresi Hilda, la modella del dipinto, ed il pittore.
Come ricordava Flavia Scotton, «prima di lasciare il Museo che lo ha visto direttore per tanti anni, alle soglie della pensione, Guido Perocco ha invitato una serie di artisti a lui più vicini per gusto e consuetudine, a far dono di opere grafiche al gabinetto disegni e stampe di Ca' Pesaro» 17. Fra questi artisti c'era anche Ernani Costantini. Ce lo testimonia una lettera inviatagli da Perocco alla fine del 1980 18, rinvenuta da Christiano Costantini nell'archivio del padre.
In quell'occasione l'artista donò a Ca' Pesaro quattro disegni a carboncino, datati dal 1975 al 1977 19, tipici della sua riflessione sull'universo femminile, portata avanti durante tutta la propria lunga esperienza d'ar-tista, sia in pittura che nelle tecniche grafiche, e mai abbandonata anche in presenza di mutazioni, più o meno evidenti, del suo stile.
   
    La rappresentazione è sempre legata alla vita reale, da cui l'aderenza decisa del segno, delle luci e delle ombre al vissuto percepibile, ma il punto di vista di Ernani Costantini, da credente, guarda sempre oltre, alla sacralità umana, letta alla luce cristiana della Grazia 20. Sono soggetti e stili che Costantini nei medesimi anni porta in mostra anche nella personale che allestisce alla veneziana Galleria d'arte La Linea D, come dimostra un altro carboncino di danzatrice, Cristina (1975), illustrato nel pieghevole d'invito 21. Tema presente anche fra i pezzi donati a Ca' Pesaro, con Danzatrice (1975) 22.
Il fil rouge che lega Ernani Costantini a Ca' Pesaro passa inevitabilmente anche attraverso la figura di Guido Perocco. Non solamente per l'evidente stima reciproca che esisteva tra i due 23, ma anche per la costante attenzione che il critico d'arte e direttore di Ca' Pesaro rivolse all'artista. Quando Perocco vide al Premio Burano del 1956 24 il dipinto di Costantini, inti tolato proprio Paesaggio di Burano, aveva già fatto a tempo a conoscere l'arte di Ernani, all'epoca più vicina alle forme della Nuova figurazione, e a scriverne nella recensione per il Gazzettino – Sera, per la personale di Ernani alla Galleria S. Vidal 25, sede veneziana dell'UCAI.
Perocco era presente anche al Premio Mestre 1958, nella veste di componente del comitato esecutivo, e ancora al Premio Burano di Pittura del 1984, come membro della commissione giudicatrice. In entrambi i concorsi Costantini risultò vincitore assoluto.
 
ballerina in posa
 
Danzatrice,1975, carboncino su carta, 660x480 mm, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
di Ca' Pesaro

 

  Negli anni Settanta sembra che il rapporto di scambio culturale ed umano tra i due si sia stretto in maniera ulteriore, come testimoniano gli interventi di Perocco nel catalogo prima ricordato del 1973, nella recensione della mostra al Centro d'Arte San Vidal 26 dello stesso anno, e nella lettera sopraccitata del 1974 27.
Ma lo sguardo attento e profondo di Guido Perocco verso l'arte di Ernani Costantini non mancò nemmeno dopo che il direttore di Ca' Pesaro cessò il suo servizio nel museo veneziano. Anche pochi anni prima della scomparsa, il critico e storico dell'arte, padre degli studi sull'arte veneta del Novecento, rivolse nuovamente la sua attenzione al pittore, dedicando una recensione alla sua personale tenuta in quell'anno alla Galleria S. Vidal e intitolata Veneto Cristiano 28.
 

 

   


   
   

 

   

 

   
 

 

   

Note

   
   

01 ^ Paesaggio di Burano, 1956, olio su tela, cm 80 x 60, inv. 218 BA; Interno, 1958, olio su tela, cm 70,2 x 90,4, inv. 266 BA; Natura morta su fondo rosso, 1969, olio su tela, cm 45,2 x 60,5, inv. 609 BA; Ragazza negra (Hilda), 1973, olio su tela, cm 135,2 x 103, inv. 3034; Danzatrice, 1975, carboncino su carta, mm 660 x 480, inv. 3502; Roberta, 1976, carboncino su carta, mm 702 x 500, inv. 3503; Fanciulla dormiente, 1977, carboncino su carta, mm 499 x 700, inv. 3504; Fanciulla distesa, 1977, carboncino su carta, mm 500 x 707, inv. 3505; cartellina di tre litografie contenente: Nudo di donna distesa, 1980, litografia a colori, mm 500 x 320, inv. 3765/a, Alberi, 1980, litografia a colori, mm 520 x 435, inv. 3765/b, Abbraccio, 1980, litografia a colori, mm 535 x 415, 1980, inv. 3765/c; Venezia: il molo, 1980, litografia, mm 320 x 466, inv. 854 BA; Ponte di Rialto, 1980, litografia, mm 340 x 473, inv. 855 BA.

02 ^ Mostra del Premio Burano 1956, catalogo della mostra, Burano 28 luglio - 16 settembre 1956, Venezia, Arti Grafiche Sorteni
S.p.A. 1956, p. [22].

03 ^ G. Bianchi, Premio Burano 1946: l'inizio di una storia. Breve cronistoria del Premio Burano del 1951, 1953, 1956, in Il Premio Burano tra passato e futuro, atti della giornata di studio, Burano 2 dicembre 2006, Venezia, Grafiche Veneziane 2009, p. 51.

04 ^ Archivio della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia (d'ora in poi AGIAMVe), serie Corrispondenza e funzionamento, busta 1956, Estratto del verbale del Consiglio seduta 21 gen. 1957.

05 ^ Altre due opere presentate al Premio Burano e che in questa occasione vengono acquisite dal Comune di Venezia per la Direzione Belle Arti, oggi appartengono alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia: Paesaggio lagunare di Moreno Zoppi, 1956, olio su tavola, cm 45 x 60 (inv. 217 BA), Case di Gina Roma, 1955, disegno a penna, mm 483 x 332 (inv. 219 BA); cfr. Mostra del Premio Burano, cit. pp. [32, 36].

06 ^ Premio Mestre, catalogo della mostra, Mestre giugno 1958, Mirano, Tipografia Tonolo, 1958, p. [5]; cfr. anche M. Dolfin, La nascita del Premio Mestre di Pittura e le sue prime dieci edizioni (1958 -1967/68), in Premio Mestre di Pittura 2018, catalogo della mostra a cura di M. Dolfin, Mestre 22 settembre - 14 ottobre 2018, Conegliano Veneto, Grafiche Battivelli, 2018, p. 12, e ivi E. Barisoni, Il Premio Mestre di Pittura nelle collezioni di Ca' Pesaro, p. 19.

07 ^ AGIAMVe, serie Corrispondenza e funzionamento, busta 1958 – 1959, fascicolo 1958, [Deliberazione del commissario prefettizio 12 dicembre 1958].

08 ^ Si tratta dei dipinti di Sandro Sergi, Composizione, 1968 (inv. 610 BA) e di Amedeo Renzini, Composizione, 1968 (inv. 608 BA).

09 ^ AGIAMVe, serie Corrispondenza e funzionamento, busta 1969, fascicolo Delib. 1969, Estratto dal registro delle deliberazioni del Consiglio Comunale. Adunanza del 28 luglio 1969.

10 ^ Viceversa ne organizzò in quella sede ben due nel 1968 e nel 1970; cfr. Ernani Costantini in privato, Venezia, Grafiche Venezi- ane 2016, p. 308.

11 ^ Come mi suggerisce Marianna Rossi, questo tipo di refusi sembra che si ripetano anche in altri casi di simili modalità di acquisizione di opere per la Direzione Belle Arti del Comune di Venezia.

12 ^ Ernani Costantini, cartolina d'invito alla mostra, Venezia, Galleria d'arte S. Angelo 26 aprile – 7 maggio 1969, s.l. 1969.

13 ^ Anche se la deliberazione di accettazione del Consiglio Comunale di Venezia data al 1975; cfr. AGIAMVe, serie Corrispon- denza e funzionamento, busta 1975, fascicolo Delibere doni, Estratto dal registro delle deliberazioni del Consiglio Comunale. Adunanza del 20 ottobre 1975.

14 ^ G. Scarpa, G. Perocco, P. Rizzi, Ernani venti anni di pittura di E. Costantini, Venezia, Edizioni Galleria Santo Stefano 1973.

15 ^ AGIAMVe, serie Corrispondenza e funzionamento, busta 1975, fascicolo Delibere doni, Ernani Costantini a Guido Perocco, 23 dicembre 1974.

16 ^ Gentilmente fornitami da Christiano Costantini.

17 ^ Venezia Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna. I disegni e le stampe, a cura di F. Scotton, Venezia, Grafiche Venezi- ane 2002, p. 11.

18 ^ Archivio Ernani Costantini, Guido Perocco ad Ernani Costantini, 13 novembre 1980.

19 ^ AGIAMVe, serie Corrispondenza e funzionamento, busta Delibere 1981 Acquisti Donazioni, fascicolo Donazioni 1981, Estratto dal registro delle deliberazioni del Consiglio Comunale. Adunanza del 21 dicembre 1981; cfr. nota 1.

20 ^ Cfr. AGIAMVe, serie Autori, sottoserie Autori interni, fascicolo 000409 Costantini Ernani, Ernani Costantini a Guido Per- occo, settembre 1976.

21 ^ Ernani Costantini, pieghevole della mostra, Venezia, Galleria d'arte La Linea D 16 – 30 giugno 1975, s.l., s.n. 1975.

22 ^ Cfr. nota 1.

23 ^ Cfr. note 15, 18, 20.

24 ^ Nel Premio Burano 1956 Guido Perocco compare come segretario della Giuria di accettazione delle opere e per l'assegnazione dei premi, oltre che componente del Comitato ordinatore, assieme a Virgilio Guidi e a Pietro Zampetti.

25 ^ G. Perocco, «s.t.», ne «Il Gazzettino – Sera», martedì-mercoledì 22-23 maggio 1956.

26 ^ G. Perocco, «Ernani Costantini, pittore: un modo difficile di essere diverso», in «La voce di San Marco», 20 ottobre 1973.

27 ^ Cfr. nota 15.

28 ^ G. Perocco, «Il Veneto cristiano nella pittura di Costantini», ne «Il Gazzettino», 13 ottobre 1991.

   
             
                     
    *^ Dal volume AA. VV., Cento anni di Ernani, a cura di Francesca Brandes, Venezia, 2022      
                     
                     
                     
                     
                     
                     
                     
                             
                             
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